Nato a Kaluga il 9 giugno 1980. Formalmente, le opere dell’artista sono difficili da ricondurre a un unico genere o stile, ma le più vicine sono il manga giapponese e l’espressionismo tedesco-austriaco dell’inizio del XX secolo. Tuttavia, questi rimandi restano puramente convenzionali: a un certo punto cessano di avere importanza, poiché l’autore vive in uno stato di costante isolamento creativo, un processo di “auto-cottura” ed esistenza eremitica.
La sua immagine è quella di un artista eremita o asceta, che fa del proprio ambiente quotidiano il principale oggetto di riflessione. Se la società contemporanea richiede un rinnovamento costante, lui rimane fedele al suo metodo: un’attenzione coerente e metodica a un unico punto, senza inseguire le mode o “seguire il vento”.
La cultura contemporanea detta una coscienza superficiale, rapida, priva di pause: l’artista invece raccoglie ciò che incontra nel suo cammino – foglie, alghe, rifiuti – trasformandoli in immagini, frammenti della sua scelta esistenziale. Non guarda l’orizzonte, ma scruta dentro se stesso, abbassando lo sguardo.
Il suo lavoro procede come un processo ininterrotto. Per questo motivo è difficile unire le sue opere in un progetto espositivo unico. Non lavora a serie tematiche né adatta le opere a un formato prestabilito. La sua ricerca è lenta, graduale, quasi impercettibile, e produce un linguaggio che si trasforma di continuo.
Ama usare contrasti netti, spesso il bianco e nero assoluti, senza sfumature. Questo garantisce brillantezza esteriore e tensione interiore. Non cerca la somiglianza realistica, ma un linguaggio frammentario, deformato e conciso, che trasmette più di quanto mostri l’immagine nominale.
Per lui, la pratica artistica è prima di tutto uno stile di vita: fuori dalle mode, fuori dal rumore sociale. Ogni mostra è il risultato di un grado diverso di distacco e di immersione completa nel processo. In brevi periodi di concentrazione nascono nuovi lavori su tela, carta, calco e cemento. È una storia su come si esce dalla quotidianità, diventando eremita, sociopatico, fino a fermare consapevolmente il tempo.
Spesso realizza ritratti monotipici, ripetendo volutamente due o tre pose, costruendo il ritratto sulla storia della persona, sulla sua atmosfera, riducendo al minimo l’interferenza razionale. Ogni ritratto è un episodio – l’incontro con una biografia reale o inventata. I titoli delle opere, spesso lunghi e poetici, diventano marcatori narrativi che guidano lo spettatore dentro storie personali, come ad esempio: “Serata di spalle di anguria e pioppo”, “Lei masticava una gomma alla banana”, “La sindrome del pescatore”, “Polaroid tagliata”, “Il basso gesto”.
L’artista si considera un antropologo che documenta le proprie sensazioni. Per lui, immagine e testo diventano un tutt’uno, trasformandosi in appunti personali e schizzi – talvolta reali, talvolta immaginari. Carta, tela, muri, cemento e altre superfici diventano le pagine di un diario visivo; le mostre, veri e propri diari aperti nello spazio pubblico.
Biennali
•2008 – Biennale di giovane arte contemporanea «Chi va là?» (Centro Statale d’Arte Contemporanea, Museo di Arte Contemporanea di Mosca).
•2010 – II Biennale di giovane arte contemporanea «Chi va là?», «I miei giocattoli preferiti» (ArtPlay, Mosca).
•2012 – III Biennale di giovane arte contemporanea «Chi va là?», progetto principale «Sotto il sole di carta stagnola» (Central House of Artists, Mosca).
•2020 – I Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea dell’Altaj (Repubblica dell’Altaj, Russia).
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Fiere
•2012 – Viennafair, Fiera internazionale di arte contemporanea (Vienna).
•2013 – Viennafair, Fiera internazionale di arte contemporanea (Vienna).
•2013 – Art-Mosca, Fiera internazionale di arte contemporanea (Central House of Artists, Mosca).
•2019 – Cosmoscow, Fiera internazionale di arte contemporanea (Gostiny Dvor, Mosca).
•2020 – Cosmoscow, Fiera internazionale di arte contemporanea (Gostiny Dvor, Mosca).
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Mostre personali
(Список я аккуратно перевела и отредактировала названия: Москва → Mosca, Калуга → Kaluga и т.д.)
•2004 – Nell’ambito del progetto artistico «GIPerART» (Kaluga).
•2008 – «Photostudie Prague» (Museo di Arte Contemporanea di Mosca, MMOMA).
•2009 – «Darling. Gogol» (Kaluga).
•2010 – «Benzin ot Nabokov» (Kaluga).
•2011 – «Second Post. Autoexport» (Kaluga).
•2012 – «Courier» (Galleria Triumph, Mosca).
•2013 – «Piscina per la pesca» (Galleria Triumph, Mosca).
•2013 – «Variante di carta» (Museo Regionale delle Belle Arti M. Vrubel, Omsk).
•2013 – «Undici russi» (Museo di Arte Contemporanea, Malmoe, Svezia).
•2014 – «Insalate» (Sala espositiva comunale, Brjansk).
•2015 – «Cronache di dicembre» (MMOMA, Mosca).
•2016 – «Sancho interiore» (Galleria Triumph, Mosca).
•2017 – «Collisioni» (Centro di Arte Contemporanea “Smena”, Kazan).
•2017 – «Luoghi» (Galleria 25° fotogramma, Mosca).
•2018 – «Sonno della ragione» (Galleria X-Max, Ufa).
•2018 – «Giorni sotterranei» (Galleria Triumph, Mosca).
•2019 – «Attenetevi al compito tecnico» (Galleria Pro Art’s, Kaluga).
•2019 – «Mio getto. Sector A. Dosik» (Tallinn Portrait Gallery, Estonia).
•2019 – «Io non sono un robot. Risposta sbagliata!» (Galleria Pro Art’s, Kaluga).
•2020 – «Mimosa» (Galleria Artpogost, tenuta Guslitsa).
•2020 – «Mio getto. Bibliotheca» (Spazio “Elmat”, Festival MOST, Kaluga).
•2020 – «Messicani» (Galleria “Palto”, Mosca).
•2020 – «Mio getto. Evoluzione» (Museo di Storia di Minsk, Minsk).
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Mostre collettive (selezione)
•2004 – «Art-Binningen ‘04» (Basilea, Svizzera).
•2006 – «Workshop-06» (MMOMA, Mosca).
•2006 – Festival internazionale «Chi va là?-2006» (Centro Statale d’Arte Contemporanea, Mosca).
•2007 – Mostra interregionale «La gioventù della Russia» (Saratov).
•2007 – «Workshop-07» (MMOMA, Mosca).
•2007 – «Shenzhen Art Map» (Pechino, Cina).
•2008 – Mostra interregionale «La gioventù della Russia» (Saratov).
•2008 – «Colors Notebook» (Lisbona, Portogallo).
•2009 – «Colors Notebook» (Sharjah, Emirati Arabi Uniti).
•2009 – «Workshop-09» (MMOMA, Mosca).
•2010 – «Ticket to Jerusalem» (New York, USA).
•2010 – «Al contrario» (Winzavod, Mosca).
•2011 – Festival «I Festival delle scoperte» (Kaluga).
•2011 – «Workshop-11» (MMOMA, Mosca).
•2011 – «Comunità impossibile» (MMOMA, Mosca).
•2011 – Progetto «Global Art» (CAP, Dmitrij Vrubel).
•2012 – «Checkpoint» (Fabrica, Mosca).
•2012 – «Il trionfo di Caissa. Omaggio a Marcel Duchamp» (Notte dei Musei, Galleria Tret’jakov, Mosca).
•2017 – «Osservatore» (Centro d’Arte Contemporanea Smena, Kazan).
•2017 – «Il settimo anno» (Brjansk).
•2018 – «Mosca-Kazan» (Stazione Kazanskij, Torre Reale, Mosca).
•2018 – «Amico» (Maneggio, San Pietroburgo).
•2019 – «Non-Shakespeare. Sogno di una notte di mezza estate» (Fine Art, Winzavod, Mosca).
•2019 – Progetto internazionale «Uscita dal quadrato nero» (Manifattura Trechgoraja, Mosca).
•2020 – «2020 → 2070» (Fondazione Frida Project, ROSNANO, Mosca)